Sono ben due gli articoli che il noto quotidiano economico finanziario IlSole24Ore, in edicola sabato scorso 14 marzo, dedica alla decisa inversione di tendenza del settore immobiliare, con virata al positivo. Il primo articolo è l’editoriale di un inserto settimanale del quotidiano stesso, dal titolo “Comprar casa guardando i tassi di domani”, dove si legge: “è il momento di comprar casa? Sembrerebbe di sì. Prezzi ridimensionati degli immobili, rendimenti finanziari ai minimi e tassi sui mutui in leggera discesa consiglierebbero almeno di riprendere in esame l’investimento nel mattone”. Per poi aggiungere: “fra gli effetti del Quantitative easing c’è anche un probabile ritorno di interesse per il residenziale”. Il secondo articolo del quale si discorre ha titolo “Real estate, torna il sereno in Borsa”, ed è riportato nel medesimo inserto settimanale. Nell’articolo, tra le altre analisi, si legge: “il mattone è in ripresa, con le compravendite immobiliari tornate al segno positivo nel 2014, e anche i titoli italiani del real estate stanno attraversando una fase positiva. È il momento di investire nelle società immobiliari quotate a Piazza Affari? Gli esperti interpellati da Plus24 nutrono aspettative positive sul settore”. Tra gli esperti consultati figura un’analista che firma un report per Mediobanca, secondo la quale “i segnali di ripresa dell’economia italiana e i bassi tassi di interesse dovrebbero ulteriormente alimentare l’appetito degli investitori per il settore immobiliare italiano e favorire un miglioramento delle valutazioni di mercato”. Inoltre nell’articolo si legge che “Oliver Hertoghe, gestore del fondo Petercam RE Europe Dividend di Petercam Iam, conferma che c’è un interesse per il settore da parte dei fondi esteri”, come d’altronde anche “Jana Sehnalova, fund manager del fondo Lfp Forum Securities Global Income Real Estate de La Francaise, è convinta che il rally del settore continuerà: “Il Qe e il basso costo del debito in Europa, combinato per l’appetito per il rendimento, non più disponibile sugli strumenti di reddito fisso, dovrebbe continuare a far salire le valutazioni del settore, anche in Italia”, dice” la Sehnalova.
L’articolo analizza anche le performance in Borsa dei titoli delle società immobiliari negli ultimi sei mesi, dove troviamo rendimenti a due cifre per Beni Stabili (+24%), Risanamento (+29%), Prelios (+23%) e altri. Secondo l’autore dell’articolo, “l’immobiliare è un settore ciclico, quindi dipende dall’andamento dell’economia, e (dice F. Sala di Banca Akros) ha inoltre una forte connotazione finanziaria, in cui la leva è importante, quindi in una fase di costo del debito decrescente ovviamente c’è un effetto positivo per il settore”.
Conforta trovare riscontro nell’autorevole quotidiano Il Sole 24 Ore di quanto si osserva nelle dinamiche del mercato, e cioè una decisa ripresa di trattative, compravendite, riqualificazioni, locazioni e finanziamenti, talvolta anche di notevoli dimensioni, da circa un semestre.
È noto che ogni ciclo del mercato immobiliare ha durata settennale. Quello attuale, ribassista, ha avuto inizio nel settembre 2007 con i mutui subprime, e quindi avrebbe dovuto avere la sua conclusione alla fine del 2014. Altro segnale di inversione si ha nella correlazione di esso con il mercato azionario, che statisticamente anticipa di circa 12-18 mesi le inversioni del mercato immobiliare; l’ultimo minimo del Ftse Mib (indice Borsa Italiana) a 15.065 è del 25 giugno 2013, per poi fare un massimo a 22.472 il 09 giugno 2014, prima di un ribasso durato sette mesi e terminato solo il 7 gennaio 2015, inizio del rally rialzista tuttora in corso a quasi 23.000 punti. Insomma, anche questo segnale coincide con la previsione di un’imminente ripresa dei volumi e dei valori degli scambi di beni immobili, pronti ad accogliere l’enorme massa di liquidità lasciata orfana dai rendimenti prossimi allo zero dei titoli obbligazionari pubblici. Ora l’ultima mossa spetta al fisco italiano, con un deciso abbassamento del livello della pressione fiscale.